lunedì 8 dicembre 2014

Premessa

Partire per un viaggio come il mio, richiede un po' di coraggio; non si tratta certo di incoscienza, ma di un saggio coraggio che spinge in avanti e fa percepire la realtà come possibile nonostante alcuni rischi la maggior parte dei quali calcolati. Guai se non ci fosse anche un po' di paura.
 
Partire è prima di tutto un viaggio interiore e in questo senso è possibile partire anche rimanendo fermi ma quando si aggiunge il movimento, quando il panorama intorno a te cambia e i tuoi occhi vedono cose nuove e incrociano gli occhi della gente, allora il viaggio è completo a patto di riuscire a viverlo minuto per minuto. Vivere il "qui e adesso" non è facile, spesso ci si ritrova a pensare ai problemi lasciati irrisolti perdendo il "qui e adesso" che è l'unico modo per riordinare le idee e far emergere soluzioni da dentro di noi.
 
La bicicletta è solo uno dei tanti modi per vivere "qui e adesso" che non significa non progettare, non desiderare, fatalizzare ma al contrario vivere il progetto e il suo risultato dall'interno, minuto per minuto.
 
Prima di partire per un viaggio, chiedi al tuo cuore se è pronto a rischiare di cambiare "qui e adesso", se la risposta è sì, parti.
A presto
Claudio

domenica 7 dicembre 2014

Introduzione

Mi chiamo Claudio Lupi e ho 48 anni.

La bicicletta è sempre stata la mia compagna d'avventura fin da bambino, quando oltrepassare lo "stradone" o la ferrovia, era trasgredire alle regole dei genitori ma mi faceva sentire ed immaginare libero e fuggiasco sulla terra.

Nel corso della vita, mutava il senso e l'utilizzo di questo straordinario mezzo; ora un modo per stare da solo per qualche chilomentro, ora per fare commissioni in paese.
Dal 2008 la bicicletta è diventata più importante fino ad imparare e mettere in pratica i tecnicismi ciclistici per aumentare le mie performance ma soprattutto per fruire meglio del mezzo e godere i territori che stavo esplorando.
Così ho percorso le strade delle Alpi Retiche, quelle Apuane, le Marche, l'Appennino tra il Tirreno e l'Adriatico, l'Elba, fino a salite come Stelvio, Gavia e un'altra cinquantina di passi.
La gioia per queste esplorazioni e la voglia di condividerle, mi ha spinto nel 2013 a fondare un gruppo su Facebook: Amibici.

Lo avevo pensato come un gruppo dove organizzare uscite in bicicletta per ogni capacità, dalla ciclabile al Passo del Bernina.
Ben presto mi sono accorto che non è semplice soddisfare tutti, perchè molti si sopravvalutano ma poi non riescono a tenere un'andatura nemmeno di 20 Km/h ed altri che pensano di non saper andare in bicicletta, si trovano ad affrontare il Passo Cento Croci senza grandi difficoltà.
Quindi le schede delle uscite sono state via via sempre più dettagliate al fine di evitare disagio al singolo o addirittura all'intero gruppo.
Io ho preso seriamente Amibici, al punto di creare per ogni uscita un video che metto su Youtube nel canale dedicato.
 
Grazie ad Amibici, molti si sono appassionati alla bicicletta fino a sfidare le proprie capacità. E' il caso di un gruppetto di donne che hanno cominciato a pedalare in salita facendo cose impegnative o di persone che hanno compreso l'importanza di qualche aggiustamento tecnico.
A dicembre 2013 ho pensato di partire per un viaggio esplorativo che spingesse i miei limiti oltre tutto ciò che fino a quel momento avevo fatto.
 
La meta era il Marocco con il suo Medio Atlante, l'Alto Atlante Centrale e il deserto, in solitaria.

Ho passato molte ore a preparare questo viaggio, le mappe, i profili altimetrici, le modifiche alla bicicletta e sono stato aiutato da molte persone tra le quali spicca Maurizio Doro, leader del gruppo Naturaider con anni di esperienza in queste imprese.
 
Per la preparazione della bicicletta e la consulenza in genere, sono stato aiutato da una serie di persone che ho indicato nei titoli di testa del primo video denominato "Tappa 0", dove passano immagini relative alla preparazione di questo straordinario viaggio fuori e dentro di me.
 

sabato 6 dicembre 2014

Dati tecnici per tappa

tappa 1
21/04/2014
Km 102.31
h 4.51
media 21.6
max 59.2
D+ mt. 742
D-  mt. 262
Alt min mt. 450
Alt max mt. 938


tappa 2
22/04/2014
Km 79.84
h 4.47
media 16.67
max 59
T 9-33
U 23-99
D+ mt. 1.252
D-  mt. 1.411
Alt min mt. 669
Alt max mt. 1.203


tappa 3
23/04/2014
Km 72.26
h 5.32
media 13.04
max 58.44
D+1.634
D- 1.519
Alt. min mt. 642
Alt max mt. 1.099


tappa 4
24/04/2014
Km 71.17
h 5.59
max 68
T 16-37
U 20-67
media 11.88
D+ 2.058
D-  1.324
Alt min mt. 858
Alt max mt. 1.653


tappa 5
25/04/2014
Km 90.89
h 7.16
media 12.35
T 12-42
U 20-76
D+ 2.064
D-  1.105
Alt. min mt. 1.309
Alt. max mt. 2.373


tappa 6
26/04/2014
Km 76.35
h 4.47
media 15.92
max 70.30
T 12-30
U 20-69
D+ 734
D-  920
Alt. min mt. 2.043
Alt. max mt. 2.664


tappa 7
27/04/2014
Km 100.92
h 4.47
media 21.06
T 11-38
U 20-57
D+ 477
D-  1.338
Alt min mt. 1.097
Alt max mt. 1.958


tappa 8
28/04/2014
Km 160.05
h 6.50
media 23.39
D+73
D- 482
Alt. min mt. 700
Alt. max mt. 482


tappa 9
29/04/2014
Km 127.89
h 4.14
media 17.69
D+ 621
D-  440
Alt min mt. 693
Alt max mt. 904


tappa 10
30/04/2014
Km 70.60
T max 42
D+ 939
D-  385
Alt min mt. 876
Alt max mt. 1.430


tappa 11
01/05/2014
Km 60.00



Km totali del tour 1.011.38
D + totale mt. 10.594 ca
D -  totale mt. 8.700 ca
H totali di sella 53.05

La mappa dell'intero percorso

Ecco la mappa d'insieme delle 11 tappe che ho percorso.
Il viaggio, come si può notare, non è stato completato a causa di virus intestinale, febbre e malessere. Per le ultime 3 tappe ho usato il taxi con bici caricata. 
 
 
 
Totali Km percorsi: 1.011.38
Dislivello salita mt. 10.594 ca
Dislivello discesa mt. 8.700 ca
Ore di pedale h 53.05

venerdì 5 dicembre 2014

Marocco: il rapporto col denaro e altre informazioni

Farei subito una distinzione tra il Marocco del circuito turistico e quello al di fuori da esso.

In tutto il paese l'accoglienza è un fatto culturale e rituale e si trova sempre qualcuno disposto a darti una mano ma il Marocco è un Paese povero quindi stiamo sempre un po' attenti.
 
Le città imperiali come Marrakech, Fes, Ouarzazate e comunque le zone con turismo quotidiano, sono anche le zone dove è possibile essere raggirati sul prezzo di ciò che si vuole comprare e comunque sono ovviamente più care.
 
Ci si accorge fin da subito che in questo paese è di norma mercanteggiare, fare proposte e controproposte sul prezzo di qualunque cosa. Quindi partite proponendo un prezzo bassissimo per poi raggiungere un accordo.
 
Tenete comunque sempre presente che se dovessimo anche essere fregati sul prezzo, il cambio è così favorevole che per noi non sarà assolutamente una perdita salvo per richieste esorbitanti.
Esempio: se paghiamo un oggetto 100 MAD anzichè 50 MAD, quindi il doppio, stiamo spendendo poco meno di 10 EURO anzichè poco meno di 5 EURO. Non vale quindi la pena stare a discutere sul prezzo! 

Per tutto ciò che non è "turistico" consiglio di andare ai supermercati.
 
Il taxi è il mezzo più usato nelle grandi città; alcuni tassisti ti chiedono solo un'offerta libera, altri cercano di fregarti. Chiedete sempre prima quanto vogliono per andare dal punto A al punto B. Consiglio di fermare i taxi di piccola cilindrata (Fiat Uno, Punto ecc.) anzichè Mercedes.
 
La micro-criminalità è modestamente diffusa nel circuito turistico, specialmente nelle città imperiali dove l'insistenza dei marocchini nel proporti di seguirli in quella via o in quell'altra o al mercato berbero non deve essere accettata (con garbo) per non trovarsi in situazioni imbarazzanti e un po' ansiogene. Questo rischio è maggiore all'interno della Medina (labirinto di piccole vie dove pulsa il cuore della città).

Questo rischio aumenta se siete da soli (nelle città) mentre fuori da esse, essere da soli è quasi una condizione favorevole per l'accoglienza.
 
Quando girate tenete i documenti in albergo e portate con voi solo fotocopie.
Il denaro è meglio averlo contato per quello che vi serve e le apparecchiature fotografiche infilate nel polso. Insomma, compatti.
Io giravo con un borsellino a tracolla sotto la camicia e la fotocamera in tasca.


Dirham marocchino
Il suo codice ISO 4217 è "MAD". È divisa in 100 centimes. Il dirham è emesso dalla Bank Al-Maghrib, la banca centrale del Marocco. È di fatto anche la moneta del Sahara Occidentale. Mentre il dirham è completamente convertibile l'esportazione della valuta locale è proibita dalla legge.
 
Anche fuori dalla Medina potremmo essere avvicinati da qualcuno che ci ha visti uscire dall'hotel e che si finge un uomo della sicurezza di quell'Hotel e ti "scorta" per un pezzo di strada ma alla fine desisterà se capisce che non siamo sprovveduti.

La "cresta" è un fatto normalissimo: se chiedete al gestore della locanda di chiamare un taxi, lui si accorderà col tassista per avere la sua parte. Non sono nemmeno molto furbi perchè sarà facile vedere che si passano il denaro!
 
Se fate fotografie agli incantatori di serpenti o a musicanti, state anche pronti ad una severa richiesta di un'offerta che non potrà essere meno di 5 MAD (consiglio personale).
 
Al contrario, in montagna la generosità non ha confini e non ci sono questi pericoli.
Un barista marocchino incontrato nei pressi della diga di Bin El-Ouidane mi disse: "se vai in montagna non c'è nessun problema, puoi dormire anche per strada, invece devi stare attento a Fes, Marrakech e le città".

Il mio viaggio si è svolto quasi tutto fuori circuito turistico ma comunque ho avuto qualche problema.
Es: già 10 Km prima di Ouzoud ho trovato un tale che mi ha "prenotato" per il giorno seguente una visita alle cascate e abbiamo pattuito un prezzo.
Non avrei dovuto accettare perchè il fratello del gestore della locanda mi ha offerto un prezzo più basso dicendo che poi parlava lui con il tale e mi ha messo nella condizione di accettare la sua proposta.
Quel tale alle 8 del mattino era lì puntuale ma se la sono vista loro due. Non è comunque nè corretto nè saggio cascare in questi "tranelli". Inoltre non era nemmeno necessario avere una guida per la visita delle cascate ma la loro insistenza fa desistere!

I Diram non sono reperibili in Italia, quindi dovete per forza cambiare il denaro in aeroporto.
 
Ecco una tabella utile da portare con sè durante il viaggio per avere sempre sotto controllo quello che spendiamo (il cambio è variabile ma è all'incirca così).
 

La Bicicletta

Ecco come ho preparato la bicicletta per il viaggio
 
 


giovedì 4 dicembre 2014

Tappa 0 - Preparazione del viaggio - VIDEO

In questo video, la preparazione del viaggio
Tappa 0
 
 
Per vederlo in HD agire sulle impostazioni della barra video in basso a destra impostando 720p o superiore

mercoledì 3 dicembre 2014

Tappa 1 - Marrakech - Demnate - VIDEO

Tappa 1
Marrakech - Demnate
VIDEO
Comincia il viaggio a pedali ...
 

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martedì 2 dicembre 2014

Diario Tappa 1 - Marrakech - Demnate


Lunedì 21 aprile 2014
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Italia - Marrakech - Demnate
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N8 - R210



 



Km 102.31
Dislivello + mt. 742
Dislivello -  mt. 262
Vel. Media Km/h 21.6
 

Mi accompagnò il mio amico Mario all'aereoporto di Malpensa, pioveva, erano le 5 del mattino.
Ero agitato anche se mi gestivo bene; ormai era fatta, non potevo tirarmi indietro adesso.
Subivo la tensione generale che emanava Amibici, il mio gruppo biciclette, perchè tutti erano preoccupati per questa avventura ed in particolare perchè andavo da solo.
 
Sull'aereo feci conoscenza con una famiglia italiana e ci scambiammo il numero di telefono nel caso avessi bisogno in Marocco, loro stavano a Marrakech.
 
All'aeroporto c'era il tassista col mio nome sul cartello pronto per portarmi al Riad di alcuni italiani che mi accolsero con entusiasmo e mi fecero trovare un'abbondante colazione.
Montai la bicicletta, che nel viaggio non aveva subito alcun danno, e lasciai a loro la scatola per il ritorno.
 
Marrakech mi parve subito un formicaio di gente e attività, clacson incessanti, motorini, biciclette, carretti.
Uscire dalla città richiedeva attenzione.
 
Giunto al bivio dopo il ponte sul fiume, che era il mio riferimento, mi volli assicurare di prendere la strada giusta e cioè la R210 e non la nazionale. Meno traffico, il leggera salita più dell'altra ma senz'altro più sicura.
Un negoziante prese una penna e fece uno schizzo completo di chilometri, non c'erano dubbi, a destra!
 
La mia meta era Imi N'ifri ma non sapevo dove avrei dormito, non avevo prenotazione di alberghi per il primo giorno.
A Sidi Rahal mi rifocillai presso un bar (nei bar fanno sempre omelette oltre a caffetteria). Il cielo si stava mettendo male e minacciava pioggia.
 
A 15 Km da Demnate, dove ormai avevo deciso di fare tappa, cominciò pioggia battente ed un giovane sotto il porticato di una casa abbandonata mi fece cenno di fermarmi.
Era solidarietà fra ciclisti; anche lui in bicicletta, si era fermato lì e stava cercando di accendere un fuoco. Io avevo dell'alcool e lo aiutai.
Ci spogliammo per asciugarci e lui tirò fuori una pagnotta e delle uova, dividendo il cibo con me.
Fu un'esperienza indimenticabile. Più tardi arrivarono dei bambini e un adulto ai quali offrii delle barrette al cioccolato.
 
Ripartendo ebbi poco tempo per pensare a quell'esperienza perchè cominciò una pioggia torrenziale e la temperatura scese a 10C°.
A Demnate le strade in salita/discesa sembravano torrenti e fermandomi su un marciapiede mi scivolò la bicicletta tra le gambe cadendo a terra.
Mi indicarono l'unico hotel del paese, hotel Atlas, dove tirai fuori tutto dalle borse per fare asciugare.
Il bagno era in comune ma riuscii a farmi una doccia calda e a riprendermi dal freddo intenso.
 
Il gestore la sera mi portò al mercato per comprare del cibo, dicendomi che lo avevo pagato di meno perchè c'era lui con me.
Le previsioni per il giorno successivo davano sole ma alle 21 il cielo era ancora coperto.
Pagai la stanza 50 MAD, vale a dire 4.44 Euro!
 
Un inizio perfetto che mi diede subito la misura di quello che stavo andando a fare. 

lunedì 1 dicembre 2014

Foto Tappa 1 - Marrakech - Demnate

Tappa 1
 Da Marrakech a Demnate
lungo la Strada R 210
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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domenica 30 novembre 2014

Tappa 2 - Demnate - Imi N'ifri - Demnate - Ouzoud - VIDEO

 
Tappa 2
Demnate - Imi N'ifri - Demnate - Ouzoud
VIDEO
prendere le misure ...
 

Per vederlo in HD agire sulle impostazioni della barra video in basso a destra impostando 720p o superiore




sabato 29 novembre 2014

Diario Tappa 2 - Demnate - Imi N'ifri - Demnate - Ouzoud


Martedì 22 aprile 2014
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Demnate - Imi N'ifri - Demnate - Ouzoud
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R307 - R208 - R304 - P3105





Km 79.84

D+ mt. 1.252
D-  mt. 1.411
Max mt. 1.203
Temperatura min/max 9C°/33C°
Umidità min/max 23%/99%

Al mattino splendeva il sole su Demnate e gli indumenti erano asciutti, almeno quelli che dovevo indossare.
Dopo la colazione al bar sotto l'hotel Atlas partii per Imi N'ifri.
 
Questa località è una gola scavata dal torrente al punto d'aver creato un ponte naturale.
Il mio primo acquisto; una moneta da 50 cent francese risalente all'epoca coloniale.
Per scendere nella gola c'era una lunga serie di scalini e dovevo lasciare per forza la bicicletta in superficie.
Era il momento di fidarsi; chiesi ad un chiosco se potevo mettere la bicicletta nel loro cortiletto intanto che andavo a visitare il posto, e la mia richiesta venne accolta di buon grado.
Prima di ripartire comprai presso di loro alcuni viveri oltre che l'acqua.
 
Di nuovo verso Demnate ma questa volta tirando dritto per raggiungere la strada nazionale in direzione di Azilal.
Una bella strada ormai poco trafficata perchè lontana da Marrakech, con panorami bellissimi anche se non ancora così tipici del Marocco.
Il sole e l'aria abbastanza fresca resero la tappa affrontabile senza grossi problemi se escludiamo un paio di cose.
 
Un volo del cellulare che accidentalmente uscì dalla borsa da manubrio chiusa male e si aprì sull'asfalto.
Trasalii perchè perdere il cellulare alla seconda tappa mi avrebbe creato non pochi problemi, e invece riassemblandolo non aveva subito danni.

 
Una crisi di fame proprio alla deviazione per Ouzoud, risolta con omelette di 4 uova, pane a volontà, acqua a catinelle, piatto di pomodori e caffè.
Chi mi preparò tutto questo, fu l'unico marocchino che incontrai e che parlava bene l'italiano.
Aveva una casa a Livorno ma l'azienda dove lavorava aveva chiuso e lui era tornato lì. Faceva il benzinaio e gestiva questo bar attiguo.

 
Ripartii e cominciai la discesa verso Ouzoud in mezzo a panorami molto simili alle alpi anche se con inserti di terra rossa introvabili in Italia.
 
A Ouzoud sbagliai hotel e presentando la stampa della prenotazione di Booking il titolare dovette telefonare all'altro hotel. Ci furono momenti di tensione poichè in Marocco questi fatti sono grosse perdite e probabili liti.
Credo che il titolare abbia contrattato per dare una parte al titolare dell'altro albergo.

 
Dopo la cena, nella quale conobbi un francese che era sceso in moto dalla Francia e che era in giro da 3 mesi, mi ritirai in camera per riposare.
 
L'indomani si cominciava a salire per davvero sul Medio Atlante.