domenica 30 novembre 2014

Tappa 2 - Demnate - Imi N'ifri - Demnate - Ouzoud - VIDEO

 
Tappa 2
Demnate - Imi N'ifri - Demnate - Ouzoud
VIDEO
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sabato 29 novembre 2014

Diario Tappa 2 - Demnate - Imi N'ifri - Demnate - Ouzoud


Martedì 22 aprile 2014
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Demnate - Imi N'ifri - Demnate - Ouzoud
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R307 - R208 - R304 - P3105





Km 79.84

D+ mt. 1.252
D-  mt. 1.411
Max mt. 1.203
Temperatura min/max 9C°/33C°
Umidità min/max 23%/99%

Al mattino splendeva il sole su Demnate e gli indumenti erano asciutti, almeno quelli che dovevo indossare.
Dopo la colazione al bar sotto l'hotel Atlas partii per Imi N'ifri.
 
Questa località è una gola scavata dal torrente al punto d'aver creato un ponte naturale.
Il mio primo acquisto; una moneta da 50 cent francese risalente all'epoca coloniale.
Per scendere nella gola c'era una lunga serie di scalini e dovevo lasciare per forza la bicicletta in superficie.
Era il momento di fidarsi; chiesi ad un chiosco se potevo mettere la bicicletta nel loro cortiletto intanto che andavo a visitare il posto, e la mia richiesta venne accolta di buon grado.
Prima di ripartire comprai presso di loro alcuni viveri oltre che l'acqua.
 
Di nuovo verso Demnate ma questa volta tirando dritto per raggiungere la strada nazionale in direzione di Azilal.
Una bella strada ormai poco trafficata perchè lontana da Marrakech, con panorami bellissimi anche se non ancora così tipici del Marocco.
Il sole e l'aria abbastanza fresca resero la tappa affrontabile senza grossi problemi se escludiamo un paio di cose.
 
Un volo del cellulare che accidentalmente uscì dalla borsa da manubrio chiusa male e si aprì sull'asfalto.
Trasalii perchè perdere il cellulare alla seconda tappa mi avrebbe creato non pochi problemi, e invece riassemblandolo non aveva subito danni.

 
Una crisi di fame proprio alla deviazione per Ouzoud, risolta con omelette di 4 uova, pane a volontà, acqua a catinelle, piatto di pomodori e caffè.
Chi mi preparò tutto questo, fu l'unico marocchino che incontrai e che parlava bene l'italiano.
Aveva una casa a Livorno ma l'azienda dove lavorava aveva chiuso e lui era tornato lì. Faceva il benzinaio e gestiva questo bar attiguo.

 
Ripartii e cominciai la discesa verso Ouzoud in mezzo a panorami molto simili alle alpi anche se con inserti di terra rossa introvabili in Italia.
 
A Ouzoud sbagliai hotel e presentando la stampa della prenotazione di Booking il titolare dovette telefonare all'altro hotel. Ci furono momenti di tensione poichè in Marocco questi fatti sono grosse perdite e probabili liti.
Credo che il titolare abbia contrattato per dare una parte al titolare dell'altro albergo.

 
Dopo la cena, nella quale conobbi un francese che era sceso in moto dalla Francia e che era in giro da 3 mesi, mi ritirai in camera per riposare.
 
L'indomani si cominciava a salire per davvero sul Medio Atlante.