martedì 4 novembre 2014

Diario Tappa 8 - Ksar Chrif - Merzouga


Lunedì 28 aprile 2014

---------------------------------------------------
Ksar Chrif - Merzouga
-------------------------------------------------------------
P7101 - Goulmima - P7105 - R702


Al mattino percorsi il parco dell'agriturismo a piedi con la bici a mano, sembrava un paradiso.



Ben presto cominciai a pedalare con elevata andatura dato che la tappa era tutta in discesa fino al deserto.

La temperatura si faceva via via sempre più calda e torrida con punte di 37C° e solo 20% di umidità, cioè il tipico caldo torrido al quale non siamo abituati in Italia.
 
160 Km con strade dritte a perdita d'occhio ma questa volta trafficate nell'ultimo tratto da Erfoud in giù. Pullman carichi di turisti, furgoni, auto.
 
Ad un Grill incontrai una giovane coppia italiana ammirata dalla mia impresa che mi fecero molte domande sul vento, la sabbia, la fatica.

A me sembrava così normale essere lì in bicicletta e per dirla tutta erano loro che mi apparivano anomali, su un autobus con aria condizionata, gruppo turistico che "chi ti capita, capita", senza una libertà di movimento ma soprattutto un modo di fare turismo che allontana ulteriormente le diverse culture anzichè avvicinarle.
 
Il gruppo di turisti ti fa sentire al sicuro e contestualmente aumenta la convinzione che al di fuori del gruppo c'è pericolo, un pericolo che, secondo loro, io affrontavo da solo.
 
Un gruppo di italiani mi gridò dal finestrino riconoscendo la mia nazionalità dalla maglia della squadra del mio Comune.
 
Infine arrivai a Merzouga disidratato e feci una doccia quasi fredda con i vestiti addosso in modo da lavare anche quelli.
 
Ben presto mi trovai sulla groppa di un cammello diretto all'accampamento in mezzo alle dune.
 
Una notte stellata, una tenda sulla sabbia, la sensazione di comprendere meglio molti dei versi biblici dove si parla di deserto.
 
Silenzio e notte

Nessun commento:

Posta un commento